The Intruders nasce da una riflessione sulle potenzialità che ha un’opera di essere estranea rispetto al contesto in cui è ospitata. Essa può risultare estranea rispetto alla sua collocazione fisica, ai contenuti, al processo realizzativo o intellettuale che la hanno determinata. Un‘opera intrusa ha una carica eversiva rispetto all’ambiente che la circonda, poiché è un elemento fuori contesto, un irregolare che, come scrive Jean-Luc Nancy nel libro che ci ha ispirati, “si introduce di forza, con la sorpresa o l’astuzia”. The Intruders porta al massimo grado l’idea di opera come dispositivo che persegue la propria clandestinità collocando una dozzina di opere in altrettanti spazi della città e frantumando la fruizione della stessa mostra in tante porzioni. Gli allievi sono stati coinvolti in ogni fase di ideazione e realizzazione e hanno potuto vivere l’esperienza del flâneur, interagendo con il contesto urbano e con gli artisti invitati: Ivan Dal Cin, Veronica De Giovanelli, il collettivo Drifters, Francesca Longhini, Tiziano Martini, Elena Mazzi, Jacopo Mazzonelli, Laurina Paperina, Gianni Politi, Roberto Pugliese, Alberto Scodro, Eugenia Vanni.